Festività senza sensi di colpa
- michele casarola
- 4 ore fa
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Dicembre è il mese dei pranzi abbondanti, delle cene con gli amici, dei dolci “solo una fetta e poi basta, giuro”.È anche il periodo in cui tante persone iniziano a preoccuparsi:
“E adesso butto via tutto il lavoro fatto in palestra?”
La buona notizia è che non sono i giorni di festa a rovinare l’equilibrio, ma il modo in cui li viviamo: con ansia, sensi di colpa e i “tanto ormai…”.
L’obiettivo di questo articolo non è dirti cosa “puoi” o “non puoi” mangiare, ma aiutarti a vivere le feste con più serenità, qualche accortezza e zero terrorismo psicologico.
Non sono 5 giorni a decidere la tua forma fisica
Partiamo da qui: il tuo corpo lavora sulla media di quello che fai tutto l’anno, non su tre pranzi di Natale e due cene aziendali.
Se per la maggior parte del tempo ti muovi, mangi in modo equilibrato e ti prendi cura di te, i pasti più ricchi delle feste:
non annullano i risultati che hai ottenuto
non “rompono” il metabolismo
non definiscono il tuo valore o la tua forza di volontà
Il vero problema nasce quando entri nel circolo:
restrizione → abbuffata → sensi di colpa → nuova restrizione.
Molto meglio accettare che in questi giorni mangerai un po’ di più, con gusto, e poi tornerai alla tua routine.
Come arrivare al pranzo/cena di festa
Un errore classico è “saltare” il pasto precedente per compensare. In realtà così arrivi al tavolo con una fame esagerata e fai più fatica ad ascoltarti.
Alcune strategie semplici:
Non arrivare a digiuno totale
Fai una colazione o un pranzo leggeri ma completi: una fonte di proteine (yogurt, uova, legumi, formaggio magro), un po’ di carboidrati (pane, avena, frutta) e grassi buoni (frutta secca, olio d’oliva).
Idratati bene durante la giornata
Spesso confondiamo fame e sete. Bere acqua aiuta ad arrivare al pasto con sensazioni più chiare.
Muoviti un po’ prima
Allenamento in palestra, camminata, qualche esercizio a casa: non per “bruciare” il pasto, ma per arrivare più attivo e con la testa più leggera.
Decidi il tuo “intento”
Può essere: “Oggi mi godo il pranzo con la famiglia, mangio quello che desidero, ma cerco di ascoltare il mio corpo”.
Durante il pasto: mangiare con gusto, ma con consapevolezza
Non serve pesare tutto o contare le calorie! Ecco alcune linee guida pratiche:
Parti con le cose che ami davvero
Invece di riempirti di stuzzichini che non ti servono, scegli ciò che ti piace davvero: anolini, arrosto, dolce di famiglia.
Porzioni ragionevoli, niente piatti stracolmi
Servire porzioni più piccole ti permette di fare il bis se hai ancora fame.
Cerca l’equilibrio visivo nel piatto
Inserisci un po’ di verdure (contorni, insalate, verdure al forno). Non “aggiustano” magicamente il resto, ma aiutano sazietà e digestione.
Mangia più lentamente
Chiacchiera, appoggia le posate, assaggia davvero ciò che stai mangiando. Così dai tempo al cervello di capire quando sei soddisfatto.
Ascolta i segnali del corpo
A metà pasto chiediti: “Quanto sono sazio da 1 a 10?”. Se sei già a 7–8, puoi proseguire assaggiando ancora qualcosa, ma è una scelta consapevole.
Movimento: il tuo miglior alleato, non una punizione
In questi giorni puoi usare il movimento come un aiuto concreto, non come una punizione per “aver mangiato troppo”.
Alcune idee semplici:
Passeggiata dopo pranzo o cena15–30 minuti a passo tranquillo con familiari o amici aiutano digestione e glicemia, oltre a creare un momento di chiacchiere lontano dal tavolo.
Giocare, muoversi, uscirePortare i bambini al parco, andare a vedere le luci in centro, fare due passi fino al bar invece che prendere la macchina. Piccole occasioni di movimento.
Allenamento “di mantenimento” in palestra
Se sei già iscritto, puoi pensare a dicembre come a un mese in cui mantieni piuttosto che “spingere al massimo”: alcune sedute più leggere, ma costanti, ti aiutano a non perdere il ritmo.
L’obiettivo non è “smaltire il pandoro”, ma ricordare al corpo che tieni a lui anche nei giorni di festa.
Dopo il pasto (e dopo le feste): niente punizioni, solo continuità
Può succedere di finire un pasto sentendoti più pieno/a del previsto. Succede a tutti. Il punto non è giudicarti, ma chiederti: “Cosa posso fare adesso per stare meglio?”.
Qualche esempio:
bere un po’ d’acqua
riprendere il giorno dopo con la tua colazione abituale
tornare a un’alimentazione più semplice e ai tuoi soliti allenamenti
Cosa non serve:
saltare i pasti per “rimediare”
mettersi subito a dieta drastica
ripetersi di aver “rovinato tutto”
Le feste finiscono, il tuo percorso continua. Il corpo è molto più intelligente di quanto pensiamo: se non lo maltrattiamo con scelte estreme, ritrova il suo equilibrio.
In pratica: poche regole, tanto ascolto
Per riassumere, puoi scegliere 2–3 azioni concrete su cui concentrarti:
non arrivare mai a digiuno totale al pasto di festa
muoverti un po’ (prima o dopo) e fare sport ogni volta che puoi
servirti porzioni ragionevoli e dare priorità ai cibi che ami davvero
il giorno dopo: niente diete drastiche, solo ritorno alla normalità
Non devi essere perfetto: ti basta essere presente, gentile con il tuo corpo e aperto a goderti ciò che c’è, tra un brindisi, una risata e una passeggiata dopo pranzo.
Questo, alla fine, è il regalo più grande che puoi farti. ✨




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